L’essere umano decide di interpretare un ruolo tra vittima e carnefice. Entra completamente nella parte che ha scelto, più o meno consapevolmente, di interpretare.
Soffre perché si sente colpito, reso misero dalla vita e dagli avvenimenti, oppure patisce perché deturpa la vita altrui.
Meglio sarebbe se riuscisse a vedere di essere entrambe le cose e che, allo stesso modo, anche gli altri vengono feriti e feriscono.
Allora ci sarebbe un senso di giustizia globale e pace, anziché distruzione ed incomprensione.