Come alimentare la propria fantasia sessuale tramite i GIOCHI di RUOLO
Quando ero bambina giocavo a fare lo scienziato: avevo creato un vero e proprio laboratorio dove eseguivo esperimenti fittizi. La cosa interessante è che, fittizi o meno, entravo completamente nella parte. Ricordo quanto mi sentivo degna di ciò che stavo facendo e quanta speranza nutrissi (speranza che si suicidò presto contro il sistema scolastico e la società).
Al di fuori del mio laboratorio, il mondo proseguiva in modo più o meno felicemente ma io, in quel preciso momento, ero appagata. Completamente immersa nel mio mondo fantasmatico. Con il passare degli anni il bisogno di giochi fantasiosi andò via via scemando, mi rendevo conto di ciò e non ne ero particolarmente felice.
Fortunatamente, e con mio grande stupore, le fantasie cominciarono a riemergere copiosamente nel periodo in cui diventai -sessualmente matura-.
Inizialmente faticai ad accoglierle, non capivo bene cosa stesse succedendo. Era faticoso il dialogo interno tra la mia parte bambina, bisognosa di gioco, e la mia parte adulta semi corazzata dalla morale. L’idea di unire le due parti, gioco e adulto, non l’avevo ancora presa in considerazione.
Naturalmente nessuno mi aveva detto che poteva essere la mia salvezza. Lo capii da sola, sperimentando.
Come rallegrare la propria vita sessuale tramite i giochi di ruolo?
1 Toglietevi dalla testa l’idea malsana che l’adulto non può giocare o, ancor peggio, che non sa giocare.
Se non ci credete, vi invito a osservare un uomo dinnanzi ad una partita del suo sport preferito e una donna davanti ad una vetrina di scarpe, vestiti o accessori da lei amati.
2 Rimanete concentrati su un solo obiettivo, quello di divertirvi: quando eravate bimbi e fingevate di essere il vostro personaggio preferito, non vi deridevate, perché lo scopo era quello di GIOCARE.
3 Fate una lista di qualche soggetto che vorreste interpretare; prete, suora, entrunuase, meretrice, toyboy, dottore, schiav*, padron*, poliziott*, pornodiv*, spogliarellista, uomo se siete donna, donna se siete uomo, uomo e donna contemporaneamente, vergine, camerier*, massaggiatore, regista, attrice, infermier*, idraulico, sessuolog*, principessa, indigeno, supereroe (qui la lista è lunga), pilota di aerei, pompiere, ciabattino, maggiordomo, giardiniere, strega… ora qualche idea ve l’ho data, andate avanti da soli perché rischierei di farne un libro più che un post…
4 Scegliete con il/i partner i soggetti preferiti. Argomentateli, scambiatevi le idee, ridete, ironizzate, sdrammatizzate. Conoscetevi meglio. Liberatevi.
5 Argomentate con i/il partner le vostre eventuali paure, vergogne, dubbi, paranoie, insicurezze. Se non riuscite a farlo con le parole, scrivete. Ognuno ha il suo modo di esprimersi e non sempre la parola è il cavallo di battaglia della comunicazione di noi umani… anzi…
6 Se siete sereni e ispirati, potreste perfino iniziare a giocare. Diversamente avrete scoperto qualcosa di nuovo, vi sarete confrontati e chissà, magari non ora ma un giorno potreste ricominciare a lasciar uscire il bellissimo infante che è in voi.